MANNA DELLE MADONIE
La manna si ottiene praticando delle incisioni sul tronco dei nostri frassini, quando la pianta è in amore. Da tali incisioni sgorga un succo che a contatto con l’aria secca dell’estate siciliana condensa rigando di bianco i tronchi, formando così un fantasmagorico paesaggio, fatto di terra bruna, chiome verdi e tronchi rigati di bianco che sembra inventato dai pennelli di un pittore espressionista. La raccolta dovrebbe essere settimanale, ma, poiché la manna teme l’umidità, viene sciolta e dispersa dalla pioggia, molto spesso si raccoglie cercando di battere in velocità un temporale estivo che si avvicina.
Nell’antichità era conosciuta ed apprezzata dai grandi medici della Grecia e di Roma che la chiamavano MIELE DI RUGIADA, oppure SECREZIONE DELLE STELLE. Addirittura per i terapeuti arabi possedeva delle possibilità spirituali ed era considerata benedetta perché menzionata nel Corano.
Il Mattioli nei “Commentari al Dioscoride” (1554) dice: “ Solve il corpo, quantunque debolmente per se sola. Et imperò si dà e alle donne gravide e ai piccoli fanciulli senza alcun detrimento e timore. Messa tra le altre medicine accresce tra le virtù loro. Purga agevolmente la chòlera, toglie la sete, apre e mellifica le parti del petto e della gola. ”